La prima edizione di un libro tanto ricercato può valere tantissimo: controllare è praticamente d’obbligo, magari si possiede una fortuna.
Ogni casa editrice ha varie modalità per identificare e mostrare a tutti la sua prima edizione. Generalmente, però, basta controllare la pagina dei diritti di autore e trovare la voce “prima edizione”.
Un’altra metodologia è la sequenza dei numeri che compare sempre nella pagina dei diritti. In presenza del numero “1” in grassetto si tratta di una prima edizione: questa modalità è attiva fin dalla Seconda guerra mondiale. Ma quali sono allora i testi con il valore più alto?
I libri che possono valere veramente una fortuna fanno parte della saga di Harry Potter. Proprio le prime edizioni dei romanzi di J. K. Rowling sono infatti molto ricercate, ma una in particolare fa la differenza. La prima edizione di “Harry Potter e la pietra filosofale“, pubblicata nel 1997 dall’editore Bloomsbury, è diventata praticamente merce rara.
Ma qual è il motivo? Semplice, le copie in circolazione sarebbero circa 500, di queste soltanto 300 effettivamente giunte in libreria. Esiste infatti un errore a pagina 53 – la lista degli oggetti da portare a Hogwarts contiene due volte la parola “wand” (bacchetta) – che fa aumentare il valore del testo. L’errore corretto alla ristampa non ha però deprezzato la prima edizione, anzi. Per questa prima uscita, infatti, Abebooks parla di una cifra fra 4 e 7mila sterline (un’asta ha certificato la vendita addirittura a 11mila euro).
Ma fra i libri di valore spiccano anche quelli di Ian Fleming, James Joyce e Scott Fitzgerald. Un’altra prima edizione costose (del XX secolo) è sicuramente quella de “Il grande Gatsby” di Fitzgerald che vale 246mila sterline, seguita da “Lo Hobbit” di John Ronald Reuel Tolkien (oltre 64mila sterline). Servono circa 25mila sterline per “Ulisse” di Joyce. Ma le sorprese non finiscono qui
Servono poco più di 24mila euro per “Casino Royale” di Flemin, 22mila per “Nel nostro Tempo” di Ernest Hemingway, 20mila sterline per la prima edizione de “Il signore degli Anelli“. In Italia non mancano le sorprese. Quasi 3mila euro per “Libro d’ore di Torino – Milano“, circa mille euro per “Se questo è un uomo“, scritto da Primo Levi e facente parte della collana “Leoni di Ginzburg” (1947). Servono invece 450 euro per “La figlia di Jorio” di Gabriele D’Annunzio, 250 euro per “L’odore dell’India” di Pier Paolo Pasolini.
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