Si è da poco conclusa l’edizione del 2024 del Salone del Libro di Torino ed è il momento di fare il resoconto.
Nell’edizione precedente del 2023, erano state registrate 215.000 presenze, dato superato nell’edizione appena passata con 219.400 visitatori. Una maggiore affluenza si è avuta soprattutto il sabato. Piero Crocenzi, amministratore delegato, nella sua conferenza stampa di chiusura ha sottolineato come questa sia stata l’edizione dei giovani.
Hanno, infatti, partecipato 28.300 studenti. La maggior parte dei visitatori ha preferito comprare il biglietto online. Ben 84% sono state le vendite dei ticket elettronici. Si direbbe un’enorme successo, e così è stato. Ma anche un evento di successo può avere alcune zone oscure.
I flop e le contestazioni del Salone del Libro 2024
Al Salone del Libro era presente anche il generale Vannacci, protagonista di numerose affermazioni e dichiarazioni che negli ultimi tempi hanno fatto discutere molti. Questa volta, però, non si è ripetuto il successo che aveva ottenuto col suo primo libro. Pare, infatti, che la presentazione del secondo libro sia stato un flop. Sarebbero state vendute solamente una trentina di copie.
Oltre ai flop, si sono registrati anche numerosi successi. Ad esempio, la Feltrinelli, ha esaurito le copie di “La città che non c’è più” di Yu Hua. Anche Laterza ha incrementato le vendite del 20% rispetto all’anno precedente, soprattutto grazie alla presenza del noto storico Alessandro Barbero. Ma oltre ai libri, quest’anno il Salone è stato protagonista di numerose proteste.
Infatti, ci sono stati dei momenti di tensione all’esterno del Salone dove erano presenti cortei pro-Palestina. Per placare gli animi, anche il famoso fumettista Zerocalcare, è uscito per parlare alle persone e mostrare la sua solidarietà nei confronti della causa.
Altre proteste si sono viste durante il monologo di Elena Cecchettin, durante il quale la ragazza indossava una maglietta con la scritta “stop al genocidio”. Il tema del suo monologo era la violenza sulle donne, reduce dalla tragica perdita della sorella Giulia per via del femminicidio. Tra il pubblico, era presente una contestatrice pro-vita che ha sbandierato un rosario e ha gridato vari slogan antifemministi.
Altre tensioni si sono verificate ai danni dello scrittore Stefano Massini, aggredito sia fisicamente che verbalmente durante la sua presentazione nel suo ultimo libro. Il motivo: il libro era sul Mein Kampf e sull’ascesa del nazismo. Un uomo di circa settant’anni non ha gradito particolarmente e l’hai insultato pesantemente fino a strattonarlo. Son dovute intervenire le forze dell’ordine che hanno poi scortato Massini fino all’uscita del Salone.
Insomma, dal punto di vista delle vendite e dei visitatori è stata sicuramente un’edizione di successo, ma non verrà ricordata solo per questo.